Eric Thompson ha dedicato tutta la sua vita allo studio dei Maya e questo libro, edito da Einaudi, è considerato un classico sulle civiltà precolombiane. L’Europa, tra il III e il IX secolo d.C., era dilaniata da guerre sanguinose mentre, nel Nuovo Mondo, si stava sviluppando in tutto il suo splendore l’antica civiltà dei Maya.
Furono i secoli dei grandi monumenti, della crescita delle città, della costruzione di piramidi e templi molti dei quali sono ancora oggi conservati. Thompson ne ricostruisce la storia grazie ad anni di studio e ricerche sul campo, le strutture politiche e sociali, le arti e la scrittura, le conoscenze astronomiche, i culti religiosi. Lo scrittore riesce a comunicare tutto il fascino di un popolo pacifico che fu tragicamente annientato dall’invasione spagnola, e il cui sistema di vita rappresentò, con Aztechi ed Incas, una delle forme più sviluppate di civiltà precolombiana.
L’estratto de “La civiltà Maya”
“Perché? Come? Che cosa? Gli interrogativi continuavano a ripetersi da sé meccanicamente mentre io dormivo nella mia amaca. Accompagnavano il mio sono come i rumori della carrozza-letto che sussulta sui giunti dei binari. Com’era nata quella civiltà? Come mai a differenza di ogni altra civiltà della storia, era nata nel pieno delle foreste tropicali? Quando di preciso era fiorita? Quali forze profonde le avevano dato la spinta decisiva? Come spiegare i suoi punti di somiglianza e io suoi punti di dissimiglianza dalle civiltà del Vecchio Mondo? Gli interrogativi mi danzavano intorno riempiendo la sala col soffitto a volta”.